25 ottobre 2006

Come gestire il parco ecologico a costi contenuti

Vorrei proporre al Sindaco (e all’Amministrazione comunale) che l’isola verde compresa fra via Fortore e via Apricena (per intenderci: “Parco ecologico nell’area della delocalizzazione degli Uffici Comunali”) per il quale è previsto un investimento di un milione di euro (fondi POR E. 30.000,00 e cofinanziamento comunale E. 970.000,00 quindi gran parte soldi nostri) venga frazionata in tante parti quanti sono i quartieri di San Severo e venga ad essi affidata.

Ogni quartiere progetterà e realizzerà il suo pezzo di parco –in una stimolante gara a chi lo fa più bello- e in seguito i quartieri gestiranno il parco.
La gestione sarà su base volontaria (non solo pensionati ma una equipe formata anche da lavoratori comuni con l’hobby del giardinaggio che se ne occuperanno al di fuori dell’orario di lavoro).
Inutile sottolineare l'alta prova di maturità civile che un “Parco dei Quartieri” costituirebbe. E questa iniziativa potrebbe essere una sfida agli scettici, a quanti credono che San Severo e i sanseveresi non sono pronti (e uno schiaffo ai maligni che dicono che il parco ecologico è un'ulteriore occasione per dividere soldi fra i facenti parte della nuova amministrazione e chi gli è vicino. Tanto che il nuovo parcheggio...).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho una collezione di ficus elastica (o ficus indiano, quello a foglie grandissime che abbonda sulle isole) che darei (gratis) volentieri per questa iniziativa. Li ho in vasi e li ho ottenuti tutti da talee di un unico esemplare. E' vero che dalle nostre parti è a crescita lenta, comunque è un albero che si ammala difficilmente, di poche pretese e ho visto certi esemplari che col tempo diventano di dimensioni notevoli.

Anonimo ha detto...

Sono un recente pensionato e voglio portare la mia esperienza: a San Severo una proposta del genere è assurda. Mi stupisco e mi fa piacere che qualcuno ha avuto il coraggio di farla, senza timore di essere ridicolo. Congratulazioni per tutta l'idea che anima questo sito internet, però auguri: ho paura per voi. A completa disposizione se ci riuscite. (fra l'altro io sono un professionista, ma ho tanti emici vecchi contadini che continuano ad andare in calpagna con la bicicletta perchè non ne possono fare a meno. Se invece di arrivare fino in campagna dovono andare solo fino al parco dei quartieri sarebbe più umano)