25 gennaio 2007

La trasparenza butta giù l'audience

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Trasparenza: riceviamo il parere di un esperto.

“Le sedute consiliari sono di una noia mortale per questo le varie televisioni locali le snobbano. Pensate che il Senato ha il suo sito che trasmette in diretta le sedute e nella storia dell’audience televisiva non si ricorda che abbia mai inciso. Sarà per questo che ogni tanto fanno qualche rissa? Per avere visibilità?

Quindi la proposta di Damone va letta come un aiuto ad una televisione locale che essendo monopolistica si può permettere di ignorare gli indici d’ascolto.

Mentre il mezzo tecnologico adatto per trasmettere certe cose sarebbe internet, in quanto trattasi di ricezione attiva dello spettatore: chi vuol vedere i propri rappresentanti all'opera durante la seduta consiliare sa dove trovarla e se la può scaricare e, inoltre, se interessano solo degli spezzoni salta dove vuole (quindi fa da sé il montaggio). Se aggiungiamo che spesso i siti internet danno anche la possibilità di mandare messaggi ai personaggi politici o fare commenti, si chiude il cerchio” (sarà questa la blog-democrazia?).

16 gennaio 2007

Un problema di base: la trasparenza

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Pubblico di seguito, in ordine di tempo, tre messaggi che ho ricevuto sullo stesso tema: la trasparenza.
Il primo è un commento mandato da Antonio ad un post del 1° Novembre (Antonio in seguito aprirà un suo blog in collaborazione con Sanseveroinpiazza –Quartiere Villa Comunale- che potete vedere nei link a fianco) :

Idea!!!Perchè non farsi autorizzare per la installazione di una webcam che riprenda ogni seduta del Consiglio comunale? ...perchè no! anche registrarla e tenerla a disposizione sul sito.

In data 27 Novembre ricevevo la seguente e-mail dal consigliere comunale e regionale dr. Francesco Damone che riportava una sua interrogazione:

Al Signor Presidente del Consiglio Comunale
Al Signor Sindaco
Alla Giunta Comunale
E, per conoscenza, agli organi di stampa - loro sedi


Oggetto: trasmissione delle sedute dei consigli comunali su Tele Radio San Severo.


Già alcuni mesi fa avevo sollecitato l’amministrazione comunale a raggiungere una intesa con l’unica emittente televisiva locale (Tele Radio San Severo) per la trasmissione delle sedute del consiglio comunale, previo accordo logistico ed economico.
Subito dopo il mio intervento l’argomento approdò in consiglio comunale, ma da allora nulla è stato fatto al proposito dalla giunta di centro sinistra.
Solo chiacchiere, i fatti ci dicono che le sedute non vengono ancora trasmesse ed irradiate nella nostra città e tutto ciò rappresenta sicuramente un danno per la nostra comunità.
La giunta di Santarelli approva in pochi istanti (e durante l’estate) dei provvedimenti con risvolti economici pesantissimi per la nostra comunità per poi lavarsi le mani e delegare al consiglio comunale l’approvazione di un accordo voluto da tutti, amministratori, consiglieri e cittadini.
Tele Radio San Severo è una emittente che ha sempre dato spazio a tutti i movimenti politici ed a tutti gli schieramenti, non vi sono mai state preclusioni e tutti hanno avuto la possibilità di parlare ai sanseveresi.
La mia personale esperienza mi conduce a sollecitare ancora una volta il Sindaco e la Giunta ad approvare celermente in Giunta Municipale una intesa con la emittente: solo poche settimane fa un convegno da me organizzato sulla sanità, ripreso integralmente dalla emittente, ha avuto un indice di ascolto elevatissimo ed ha permesso ad una larga fascia di cittadini di assistere ai lavori su un tema sensibile.
E ne ho avuto riscontri personali davvero notevoli.
A parte tutto sarebbe una bella iniziativa per rendere fruibile e visibile l’attività dell’assise comunale: davvero una casa di vetro!!!
Invito, pertanto, il Sindaco e gli Assessori ad attivarsi per un rapido e positivo affidamento del servizio alla sola emittente televisiva della nostra città che ha allargato anche al digitale terrestre la propria offerta televisiva nonché potenziato ulteriormente il segnale analogico.
San Severo, 24 novembre 2006 Il Consigliere Comunale
(Dr. Francesco Damone)


In data 15 Gennaio ho ricevuto quest’ultima comunicazione dal Movimento Altracittà:

Prima battaglia: la trasparenza.

Il primo obiettivo del Movimento sarà quello della trasparenza amministrativa, innanzitutto ottenendo le telecamere in Consiglio comunale e quindi le Delibere dirigenziali sul sito internet del Comune.A quanto pare un consigliere comunale sta chiedendo proprio le telecamere in Consiglio.E' chiaro che il Movimento non si limiterà a raggiungere lo scopo prefissato ma altresì a seguire le modalità con le quali tale scopo sarà raggiunto (gara ad evidenza pubblica e non affidamenti diretti o trattative private!!)Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, vi allego l'articolo che parla di questo argomento.

Come si può vedere soggetti diversi, con ruoli e obbiettivi diversi, hanno le stesse idee e, forse, non lo sanno. A me fa molto piacere farli incontrare, anche se virtualmente. L’argomento mi sembra importante e quindi voglio approfittare per dire che stiamo preparando un sito, che naturalmente si chiamerà “sanseveroinpiazza.net” (già registrato il dominio) e se vi va le registrazioni dei consigli comunali si possono pubblicare anche sul sito. E se seguiamo le indicazioni di Antonio, e le registrazioni sono su base volontaria (fatte anche con telecamere amatoriali o cellulari) potremmo realizzare il tutto a costo zero e, specialmente, gestirle senza interpellare, come al solito, i politici. Propongo specialmente agli amici di Altracittà se vogliono organizzare la cosa.

15 gennaio 2007

Primi passi del Progetto No Party

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Progetto No Party. Stanno arrivando idee per costituire degli obbiettivi comuni. Alcuni commenti sono privi di proposte o idee. Sarebbe molto utile se chi manda il commento dia indicazioni circa due argomenti
- qual è il motivo che vi ha fatto decidere di votare un partito alle scorse amministrative?
- quali sono i problemi che volete veder risolti dall’amministrazione comunale?

13 gennaio 2007

Ancora sulla centrale

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Anche la faccenda della Centrale sta rinfocolando il dibattito su Sanseveroinpiazza. Riporto alcuni commenti favorevoli alla centrale mentre la prossima volta porterò quelli contrari:
“ Passo spesso davanti alla sede dell’assessore Irmici e leggendo “San Severo non vuole la centrale” mi sento tradito: o io non faccio parte di San Severo o quella frase è bugiarda. Non che io voglia a tutti i costi la centrale, ma ritengo che l’argomento è stato molto strumentalizzato dai politici, di destra e di sinistra, per poter dare una valutazione obbiettiva. E non ritengo eticamente accettabile il discorso di lasciare i guai al… giardino del vicino. Come dice giustamente il commento dell’amico di Torremaggiore, pubblicato da voi, se danni ci sono non sono mica solo sull’area dove sorge la centrale. Probabilmente è un’altra occasione di sviluppo che stiamo perdendo”

“Non mi sembra corretta l’osservazione degli ecologisti che noi non abbiamo bisogno della centrale perché la Puglia già produce energia a sufficienza. Allora quelle poche industrie che ci sono –vino, agroalimentare, mobili, cucine- dovrebbero chiudere perché produciamo prodotti eccedenti il nostro fabbisogno?”

“Sono simpatizzante ecologista e ho alcuni amici militanti. Non sono contro la centrale per pregiudizio e ho notato che comunque su una cosa sono d’accordo pure loro: la centrale e turbogas è la meno inquinante in assoluto.”

“Famiglie giovani se ne vanno da San Severo perché non trovano lavoro e noi ci perdiamo un’occasione di questa?”

Dai commenti arrivati mi sembra di poter dire che non è del tutto vero che San Severo non vuole la centrale. Poiché il commento dell’amico di Torremaggiore, pubblicato nel post precedente, accennava alla possibilità di usare il canone della centrale per riparare i danni ambientali derivanti, voglio far notare che se cercate in questo blog troverete varie occasioni. C’è un post che affronta il problema dell’inquinamento derivante dagli scarti agricoli, che se ci organizziamo per riciclarli ne otterremmo altra energia e meno inquinamento. C’è l’idea di riciclare i rifiuti urbani in humus di lombrichi… Tutte idee con volontari già pronti, ci vorrebbe solo chi le finanzia.

10 gennaio 2007

Sulla centrale a turbogas

Riceviamo e immediatamente pubblichiamo

"Sono di Torremaggiore e vi scrivo riguardo al dibattito sulla centrale a turbogas.
Come tutti sanno quella stessa centrale doveva essere costruita in agro di Torremaggiore ma poi la società costruttrice decise per San Severo.
Ho dovuto occuparmi personalmente della faccenda, all’epoca, come tecnico.
Per quanto mi è dato sapere con il nostro Comune le trattative si ruppero allorquando l’allora Assessore Felice Piccolantonio chiese un canone troppo elevato alla Società costruttrice.
Destò molto disappunto da noi sapere che la centrale si sarebbe fatta in agro di San Severo e che San Severo non aveva sollevato il problema del canone.
Il disappunto arrivò ad un tale livello che ho sentito personalmente sostenere al suddetto Piccolantonio che si sarebbe steso lui di persona davanti alle ruspe per impedire la costruzione della centrale. A dire: se la centrale comunque veniva costruita in una zona relativamente vicina a Torremaggiore avremmo avuto ugualmente i possibili danni senza avere i soldi per riparare questi danni.

San Severo non discutendo il canone aveva giocato sporco: perché l’Amministrazione aveva accettato incondizionatamente la centrale? Non sto a discutere di cosa (o quanto) può aver spinto un’amministrazione a tirarsi addosso una questione che in tutta Italia si era dimostrata una bega enorme (ed un caso era a portata di mano, cioè Termoli).

Preferisco venire ai giorni nostri: mi sembra veramente assurdo la trappola in cui vi siete cacciati: se non si fa la centrale dovete pagare un risarcimento milionario mentre se, obtorto collo, si fa, allora dovete subire qualcosa che non avete voluto senza neanche risarcimenti adeguati per i danni ambientali. Ma tant'é: quelli sono professionisti e hanno saputo mettervi nell'angolino; uscirne non è facile!

Accettate un consiglio? Giocate anche voi sul canone!
Non ho letto l’accordo fra il Comune di San Severo e la (attuale) En Plus, comunque un canone deve essere riconosciuto per forza.
Noi avevamo messo nero su bianco che quei soldi andavano esclusivamente per opere pubbliche atte a migliorare la qualità di vita dei cittadini.
Voi potreste destinare il canone a mettere in pratica manovre di risanamento ambientale per riparare i danni della centrale. E ce ne sarebbero tante!"

07 gennaio 2007

Oltre i partiti?

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Poiché non ho tempo per moderare tutti i commenti arrivati riguardo all’iniziativa “No party” cercherò di farne un riassunto (includendo quelli di riunioni a cui sono stato invitato).
In generale possiamo dividere i commenti in due categorie: gli entusiasti che sono convinti che dobbiamo andare avanti e i pessimisti che sostengono che non serve a niente.
In genere sono entusiasti coloro che si sono tenuti sempre lontani dalla politica e, specialmente, dai partiti. I motivi per andare avanti:
- i politici pressoché tutti, di ogni partito, fanno innanzitutto i propri interessi o, al più, di determinati gruppi ma non badano mai all’interesse comune; questo ha portato ad un distacco del popolo dai partiti e dalla politica che potrebbe premiare il cosiddetto “voto di protesta”;
- come all’epoca di tangentopoli gli italiani hanno saputo ribellarsi, arrivando addirittura a cancellare i partiti di governo (qualcuno parla di “un regime durato il doppio di quello fascista”) così si può vedere se i tempi sono maturi per mischiare di nuovo le carte, ora che tangenti e corruzione hanno ripreso ad essere la colonna portante del sistema partitico.

Al contrario, chi pensa che mettersi in concorrenza con i partiti è tempo perso, sono spesso persone che già hanno avuto esperienze “alternative” ai partiti senza concludere molto. Ragionano così
- i partiti sono organizzazioni così potenti che è inutile tentare di contrastarli. Prova ne sarebbe tangentopoli che nonostante la bufera provocata ha portato ad un riciclaggio dei vecchi politici, magari con l’esclusione solo dei più compromessi;
- i politici sono professionisti nel rigirare la frittata, mentre noi siamo dilettanti: può confrontarsi il bancario che la domenica gioca a calcetto con un calciatore di serie “A”?
- il sistema portante dei partiti, finanziarsi attraverso il circolo vizioso “appalti-tangenti” è rimasto inalterato;
- mai fidarsi di coloro che criticano i partiti e si dicono pronti ad impegnarsi in vie nuove: spesso è gente che proprio perché non ha avuto il suo tornaconto cerca altre strade per arrivare ai propri scopi
- mai fidarsi di chi sa solo lamentarsi: anche se gli dai la possibilità di gestire qualcosa dimostrano che sono specialisti nella protesta, niente di più;
- ognuno è portato a sopravvalutare i propri meriti e a sottostimare quelli degli altri. In politica ciò si tradurrebbe nel fatto che seppure ci fosse un successo di forze nuove, ognuno poi accamperebbe meriti maggiori per occupare i posti a disposizione.

D’altra parte proprio in questo blog il 25 ottobre 2006 veniva pubblicata una lettera di un politico che lamentava che a lui vengono richieste raccomandazioni e posti di lavoro, senza che nessuno abbia la minima coscienza di quanto questo sia a scapito del mandato di lavorare per gli interessi della comunità e non per i propri o quelli di singoli cittadini.

Personalmente sono più d’accordo con le posizioni dei “pessimisti”. Qualche esperienza l’ho avuta e ho potuto toccare con mano la delusione derivante dal dare credito a gente che è brava a parlare ma non a fare.
Eppure nei commenti sono venute fuori idee, propositi ed energie tali che è difficile non illudersi che qualcosa può cambiare.
Per questo vorrei concludere con una proposta a tutti i sanseveresi e a tutte le molte forme di organizzazioni non partitiche: perché non dite la vostra?
Se ognuno dichiara pubblicamente (cioè su questo blog) come la pensa, che ruolo vorrebbe o potrebbe avere in una proposta alternativa, che impegno vorrebbe portare avanti, forse da cosa nasce cosa…
Da parte mia voglio continuare ad avere un ruolo di moderatore e quindi invito le ong a segnalarmi quando tengono le proprie riunioni: se posso parteciperò volentieri.
Da moderatore lancio dei temi di riflessione: se vogliamo trovare una strategia comune al di là dei soliti schemi (destra-centro-sinistra) dobbiamo innanzitutto trovare degli obbiettivi comuni (laddove strategia vuole significare la via più breve per raggiungere un obbiettivo).
Abbiamo tutti a cuore la sorte di San Severo? Siamo tutti d’accordo che il benessere è veicolo e tramite di valori di civiltà, democrazia, rispetto reciproco mentre la povertà può portare a conflitti e tensioni per dividersi quel poco che c’è? E quindi siamo tutti d’accordo che creare imprese che danno lavoro e non fanno danni ambientali può diventare un impegno comune?