20 dicembre 2006

No Party: fatti, non partiti


Continuano ad arrivare commenti, proposte, materiale di ogni tipo che stiamo cercando di organizzare in qualche maniera per esporlo nel blog, per non rendere troppo pesante il dibattito.


La cosa più interessante è che ci vengono segnalate anche iniziative similari già presenti sul territorio. Oggi ve ne riportiamo una denominata Altracittà di cui alleghiamo (nei commenti) il materiale che ci ha mandato Gianni Mazzeo.


Tutto questo offre grandi opportunità e, contemporaneamente, crea grossi problemi. L’opportunità è data dalla possibilità di coalizzarsi.

Il problema deriverebbe dal combattersi, mettersi in concorrenza, annullando reciprocamente gli sforzi (e continuando a fare il gioco dei partiti).


Allora il dibattito preliminare che possiamo fare è: possiamo trovare un minimo comun denominatore e un metodo comune per affrontare i problemi della città?

Propongo (e aspetto il parere di tutti): siamo d’accordo che l’attuale sistema, basato sui partiti, non riesce a risolvere i problemi della città (almeno a livello locale)?
Per non litigare su ogni iniziativa (e quindi non arrivare di nuovo a…destra e sinistra) basta confrontarci su problemi reali, proposte pratiche è non su chiacchiere, teorie, lamentele?
Auguri di buon Natale a tutti.

2 commenti:

Vincenzo Pisante ha detto...

C A R T A D I A D E S I O N E
AltraCittà è un Movimento che ha sede in San Severo con lo scopo di promuovere la rinascita politica,culturale e sociale della città.
E’ aperto a coloro che, pur provenendo da esperienze diverse, desiderano collaborare alla crescita del Movimento per affermare i valori dell’etica, della legalità e della giustizia, che sappiano cercare quella unità di intenti e tradurla in unità d’azione per il bene comune.
Qualora il Movimento, dall’analisi del territorio, riscontri carenze, disfunzioni, abusi, omissioni, atti illegittimi, antieconomici e dannosi per la collettività o in contrasto con la sostenibilità di attività future, interviene con pubbliche denunce e con proposte migliorative.
Gli Organi da esso preposti analizzano, costantemente e con spirito critico costruttivo, l’attività dell’Amministrazione Comunale valutandola sia nel merito che nella legittimità.
Il Movimento sostiene ogni iniziativa promossa da altre organizzazioni, purché in piena sintonia con i propri obiettivi.
Ogni iscritto si impegna a sottoscrivere e rispettare le seguenti regole, approvate all’unanimità dal Comitato Costituente:
• è inibita l’adesione al Movimento di coloro che, al momento della domanda, risultino iscritti o che militino in un Partito o Organizzazione ad esso collegato;
• l’iscritto è obbligato a sottoscrivere il "Codice Europeo di comportamento per gli eletti locali e regionali" quindi a condividere i principi in esso contenuti, allo scopo di fornire ampia garanzia agli altri iscritti e alla società civile del massimo rispetto delle norme etiche;
• l’iscritto si impegna ad osservare e a promuovere i principi della "Onestà" e della "Trasparenza";
• l’iscritto si impegna a non perseguire obiettivi personali avvalendosi dell’appartenenza al Movimento;
• ogni decisione viene assunta dall’Assemblea a maggioranza assoluta dei presenti, che devono rappresentare almeno la maggioranza degli iscritti, tranne che per motivi di necessità ed urgenza;
• l’Assemblea, al suo interno, elegge l’Esecutivo, composto da sei componenti, ed il Presidente, i cui mandati scadono annualmente, essi hanno il compito di dare attuazione alle decisioni assunte dall’Assemblea e di valutare le domande di adesione al Movimento;
• Il Presidente affida gli incarichi di settore a ciascun componente dell’Esecutivo, convoca le sedute dell’Esecutivo e dell’Assemblea, rappresenta ufficialmente il Movimento
• Il Presidente, per impossibilità temporanea, può delegare qualunque iscritto a rappresentare il Movimento;
• L’iscritto si impegna a versare un contributo volontario utile a finanziare le attività del Movimento;
• è fatto divieto assoluto a qualunque iscritto di fare dichiarazioni pubbliche in nome e per conto del Movimento quando in contrasto con le decisioni assunte e con i principi del Movimento stesso;
• in caso di elezioni politico-amministrative, all’iscritto è vietato candidarsi in qualsiasi lista, salvo preventiva autorizzazione dell’Assemblea, a maggioranza qualificata dei due terzi della totalità degli iscritti;
• Chiunque non rispetterà i principi contenuti nella presente Carta di Adesione sarà escluso dal Movimento.

Anonimo ha detto...

Non sono di San Severo e mi sono imbattuto nel vostro blog inseguendo Raimondo di Sangro (potenza dei motori di ricerca!).

Mi ha colpito il fatto che voi, in politica, state facendo cose che io ho fatto qualche tempo fa spendendo soldi e –specialmente- tempo, inutilmente.

Pure noi abbiamo cercato di organizzare tutti gli scontenti ma poi alle elezioni ci siamo trovati i soliti quattro gatti che da anni gridano al vento contro i partiti. Vi dico solo: non vi lasciate trarre in inganno dal fatto che la gente tuona continuamente contro il governo e gli amministratori locali. E neanche da notizie come quella che leggo stamattina sul giornale: il Presidente della Repubblica sostiene che mai la gente è stata così lontana dalla politica e dai partiti.

Tutte queste sono posizioni gattopardesche: protestare sempre e contro tutto per non cambiare niente nella sostanza.

Se mettiamo da parte le frasi d’effetto e cerchiamo di analizzare le cose, direi che la gente è pronta a protestare ma quei lamenti non sono altro che una dichiarazione di impotenza: proprio perché non possono e non sanno fare nient’altro protestano. Voi non concluderete niente perché il problema è proprio qua: un popolo che sa protestare non sa fare, proporre, discutere, risolvere.
Se invece di avere una mentalità solo critica ne avessero una fattiva, propositiva invece di protestare si darebbero da fare per realizzarle le cose.
Tanto si sa che se fai qualcosa di buono poi i politici ti vengono a cercare loro (quanto meno per proporti di finanziarli).

Quindi se voi volete schiodare queste persone dai partiti dovreste cambiare la cultura. E ciò è –notoriamente- un obbiettivo a lungo termine: vi dovreste avviare adesso e lavorare specialmente sui giovani per raccogliere qualche frutto… alla prossima generazione.