02 febbraio 2007

Il cuore del problema


Riceviamo e voletieri pubblichiamo (mentre continueremo a non pubblicare i tanti commenti che non dicono niente di nuovo):



“…è successo più volte che chi si è presentato come alternativa ai poteri esistenti e ai partiti, poi ha fatto come tutti gli altri. Vedi la Lega e simili. Quindi la gente ha capito che presentarsi con un’idea nuova serve solo per cambiare un po’ le persone ma non certo per cambiare le regole e il sistema. Allora il consiglio che vi posso dare è uno solo: se volete proporvi come alternativa ai partiti dovete attaccare frontalmente, andare al cuore del problema e denunciarlo senza reticenze. E per capire qual è il problema, unico e solo, da sempre, partirò da un esempio. È recente la decisione della Regione Puglia di istituire le Aziende sanitarie locali provinciali, riducendo ulteriormente le già ridotte ASL. Grandi protesta da molte parti. A lume di naso per quello che costano i manager e per quello che rendevano, toglierne qualcuno di torno porta comunque ad un sicuro risparmio. E allora perché tutte queste grandi proteste? Basta vedere cosa ha fatto il manager della Ausl di San Severo, che potremmo sintetizzare, specialmente con le delibere dell’ultimo mese: Torremaggiore piglia tutto. Questo è il cuore del problema: ci sono degli interessi privati che orientano le scelte pubbliche. Nell’ordine ognuno pensa prima ai propri interessi, poi a quelli della sua famiglia, poi del clan e poi della fazione politica. Quindi chi conquista una fetta di potere va a rappresentare questi interessi. Se va la destra vanno avanti le famiglie di destra, gli uomini di destra, le aziende, i costruttori, gli ingegneri legati alla destra. Viceversa se va la sinistra. Sono giochini che sappiamo tutti. Fanno parte della nostra maniera di pensare, di comportarci, del nostro essere. Sono la base dei nostri valori culturali. Se ci pensate quello che sta succedendo in Iraq o in Somalia poggia sulla stessa base culturale: una lotta fra etnie diverse o fra clan diversi o fra confessioni diverse della stessa religione (sunniti contro sciiti, proprio come in Irlanda del Nord cattolici contro protestanti). Ma noi siamo più civili, abbiamo imparato le regole della democrazia e quindi anziché spararci applichiamo gli stessi principi con… civiltà. Le cose sono andate così dalla notte dei tempi. Oggi c’è di nuovo solo un piccolo particolare: che tutto questo va a diminuire la resa di un sistema. Se gran parte delle risorse si bruciano per interessi privati, a scapito della comunità o di parte di essa, questo ci rende poco o punto competitivi. Probabilmente tangentopoli nasceva anche dall’esigenza di presentarci in Europa lavando prima i panni sporchi. A che serve una moneta unica se poi nessuno viene ad investire in Italia perché tutti sanno che siamo un Paese protezionista? O voi conoscete qualcuno che viene a rischiare il suo capitale pur sapendo che le nostre leggi, che sia al governo la destra o la sinistra poco importa, sono solo a vantaggio del nostro sgangherato aparato produttivo? Chi rischia i propri soldi se per vincere gli appalti bisogna entrare in una catena di corruzione difficilmente accessibile agli stranieri. Tutti sappiamo come è andata a finire tangentopoli. Chiaramente denunciare il sistema delle tangenti e degli interessi privati non dà e non può dare risultati a breve termine, perché la cultura dominante è impregnata di certi valori. Ma voi fregatevene: non ha importanza se tutto quanto detto farà presa fra una o fra dieci generazioni. Se mai si parte mai si arriva. E non è vero che la soddisfazione arriva solo se poi con certe idee si condiziona il potere. O perlomeno non è più tanto vero: oggi con i mezzi attuali già mettere insieme tutti coloro che la pensano così e decidere di realizzare qualcosa insieme è potere. Perché i mezzi sono infiniti e solo chi li sa usare andrà avanti. Gli altri lavorano di traverso o addirittura contro la corrente.

1 commento:

Anonimo ha detto...

DIRIGENTI DEL FUTURO
Seminario di formazione e comunicazione politica
Cavalese (Trentino) 20-22 Aprile 2007
“Non è abbastanza parlare. Bisogna crederci.
E non è abbastanza crederci.
Bisogna lavorare perché diventi una realtà”.
La politica è pensiero e azione. Richiede per questo conoscenze
interdisciplinari. L’attore politico deve essere in grado di ricorrere
ai metodi e ai saperi di una serie di discipline per meglio
organizzare e per far fronte ai problemi.
Stiamo attraversando uno dei momenti più complessi ed insieme
ricchi d'interesse della moderna storia politica italiana. La
necessità al giorno d’oggi è quella di far crescere giovani quadri
nella nostra società ed abbiamo un grande bisogno di luoghi di
formazione alla politica, di trasmissione delle conoscenze
essenziali per l’attività politica. Dobbiamo varare luoghi di
formazione in chiave moderna ed in modo compatibile con i costi
per fornire nozioni, presentare metodi d'indagine, allenare alla
discussione, preparare a partecipare alla vita pubblica. Si vuole
creare una palestra di impegno.
Notiamo che sempre più spesso si sente la necessità di
evidenziare le ragioni dell’agire politico e come questo deve
misurarsi rispetto ai temi della modernità, dell’etica, del lavoro. E
predisporre uno strumento di riflessione per alimentare la
discussione in seno all’opinione pubblica, nelle sue manifestazioni
associative, istituzionali e culturali, sui principali nodi
dell’innovazione politica, economica, culturale e sociale.
La formazione politica, intesa anche come una formazione alla
cittadinanza, cioè una formazione alla appartenenza attiva e
dinamica alla comunità, è l’innovativa branca della scienza della
formazione, che studia, elabora e mette a punto strategie di
sviluppo delle personalità politiche e delle figure ad esse legate.
Coniuga saperi provenienti da diversi campi come: la
comunicazione e il marketing, per predisporre ad agire con
efficacia nei processi politici. Per il politico di oggi, immerso in un
ambiente sempre più complesso e competitivo, o per chi si vuole
avvicinare a questo mondo, è una fattore decisivo ai fini del
successo, disporre della conoscenza per ottimizzare la propria
azione.
Lo scopo del seminario è quello di contribuire alla formazione
politica dei partecipanti, in particolar modo ai giovani di età
compresa tra i 18 ed i 30 anni. Un seminario deve trasmettere ai
partecipanti il senso di interdisciplinarietà, che consente a
chiunque di analizzare la realtà e di valutare attentamente le
scelte della politica.
P e r c h è
!
Il seminario di Formazione Politica si rivolge a giovani interessati a
specchiarsi nel futuro che vogliano analizzare e conoscere, con
gli strumenti più adeguati, la società attuale e le sue tendenze
evolutive, per poter capire ed essere poi capaci di rispondere ai
problemi che spesso si presentano, alle sue contraddizioni, ai suoi
conflitti, per tentare di orientarla verso obbiettivi di riforma e
modernizzazione.
Quindi, i contributi che ne possono derivare sono molteplici: dal
comprendere la genesi e l'evoluzione delle personalità e dei
movimenti politici al riconoscimento delle loro differenze , di ruolo
e di status; dal rilevare i fabbisogni formativi presenti nelle strutture
politiche al costruire i profili di competenza necessari
all'assunzione dei suoi vari ruoli; dal saper progettare al saper
agire, con gli strumenti teorici e metodologici più appropriati, per
apportare i cambiamenti desiderati.
Il corso si articola in tre giornate, dal venerdì pomeriggio alla
domenica mattina, scandite da incontri di due ore ciascuno.
Ogni relazione, tenuta da personalità del mondo della politica e
delle istituzioni, professori universitari e giornalisti, sarà strutturata
sotto forma di lezione accademica, inoltre sarà lasciato spazio ai
partecipanti per la discussione del tema in questione.
CAVALESE – VAL DI FIEMME - TRENTINO
Sistemazione
HOTEL BELLAVISTA, 4 stelle, fa parte del gruppo Bien Vivre Hotels.
Situato in centro a Cavalese, ottimo punto di partenza per
escursioni in montagna ma anche per passeggiate rilassanti nei
dintorni; gode di una posizione soleggiata e di uno splendido
panorama sulla catena del Lagorai, a pochi passi dalla via
principale per lo shopping, dal bellissimo Parco della Pieve, dal
palazzetto dello sport e dagli impianti di risalita dell’Alpe Cermis e
dal Palacongressi.
Le stanze sono confortevoli e spaziose, tutte arredate nello stile
tipico montano Al suo interno l’Hotel offre: ampie sale, bar,
taverna, sala conferenze, sala giochi per i più piccoli, centro
benessere con sauna, bagno turco, grande vasca idromassaggio,
thermarium, percorso Kneipp, zona relax con tisane, bagni di fieno
e trattamenti estetici. – www.hotelbellavista.biz
Il seminario si terra’ presso il Palacongressi di Cavalese.
Dotato di ampie sale, dispone di impianto wireless.
Costi e modalità di pagamento
Il costo totale di partecipazione è di € 200,00 (duecento\00) e
comprende l'iscrizione al corso, vitto e alloggio per i tre giorni (2
pernottamenti presso Hotel Bellavista**** di Cavalese ).
Contatti Tel. 800 031936 mail: mail@assogiovani.net
P e r c h i
C o m e
D o v e
I n f o
P R O G R A M M A
Interverranno alla tre giorni di formazione rinomati esperti di comunicazione,
rappresentanti del Governo, parlamentari, professori universitari, ricercatori e giornalisti
televisivi, per trattare dei seguenti argomenti.
“La comunicazione finalizzata al consenso: il marketing politico”.
“Libertà di comunicazione”.
Tavola rotonda “Verso le pari opportunità”.
“Generazioni a confronto”.
Tavola rotonda “Una politica per i cittadini”.
“Politica al servizio della società”.
“Giovani e politica”.
Il programma dettagliato, con elenco dei relatori, sarà inviato a coloro che chiederanno i
PROMOSSO DA
AREA FORMAZIONE ASSOGIOVANI
VIA DELLE GHIAIE N. 20 - 38100 TRENTO
E-MAIL: MAIL@ASSOGIOVANI.NET NUMERO VERDE 800 031936
FAX 0461 1820640  MOBILE 338 7979596
PARTITA IVA 01930200223
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da inviare via fax al numero 04611820640 o mail@assogiovani.net
La pre-adesione non è vincolante ai fini della partecipazione del corso. In fase successiva
verrà inviata la scheda d’iscrizione definitiva con a seguito le modalità di conferma
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